Rheavendors non si è mai accontentata di stare al passo con i tempi: li ha sempre anticipati…
Il potere dell’immaginazione
Rheavendors non si è mai accontentata di stare al passo con i tempi: li ha sempre anticipati…
Rheavendors non si è mai accontentata di stare al passo con i tempi: li ha sempre anticipati. Negli ultimi vent’anni, le macchine Rheavendors hanno subito un radicale re-styling incentrato sul design funzionale, la facilità d’uso e la qualità. Guardando al futuro, abbiamo compreso che il mondo del vending doveva essere sempre più versatile, con macchine che distribuissero una gamma più ampia di prodotti di qualità, accettassero nuove forme di pagamento e offrissero interfacce più semplici e dinamiche. E così è stato. Oggi, il nostro know-how va ben oltre brevetti e proprietà intellettuali: è il nostro patrimonio umano, un tesoro collettivo di esperienza, conoscenza e competenze destinato a essere trasmesso e condiviso. Soprattutto, è l’immaginazione che Aldo Majer ha dimostrato di avere quando ha girato la manopola di quella prima macchina di gomme da masticare nel lontano 1960. Da allora, abbiamo cercato di immaginare un futuro, allargando gli orizzonti non solo dell’industria del vending, ma anche i nostri. Recentemente, abbiamo celebrato i nostri sessant’anni di storia con Kairos, una macchina limited edition basata su un’idea di Davide Livermore.
Rheavendors supera i confini nazionali, sfruttando lo scambio interculturale per adattarsi e introdurre continuamente nuovi concetti che rispondono alle mutevoli esigenze di mercato. Comprendiamo che le macchine devono parlare un linguaggio universale di facilità d’uso e affidabilità, fondamentale per conquistare i consumatori. Il nuovo millennio vede Rhea sempre più impegnata nell’innovazione e nell’esplorazione delle tecnologie all’avanguardia. Il nostro focus si estende oltre la funzionalità per abbracciare una maggiore sostenibilità economica ed ambientale, il miglioramento del rapporto uomo-macchina e, soprattutto, la garanzia della qualità del prodotto. E non ci riferiamo solo alle macchine stesse, ma all’esperienza complessiva di interazione con esse e alla qualità del prodotto “in tazza” che dispensano.
“La messa a punto di una macchina che risponda alle diverse preferenze di tutte le persone potrebbe essere paragonata a un pianoforte la cui tastiera consente di suonare una varietà di musica e suoni più o meno intensi. Le nostre macchine rendono possibile tale libertà e precisione.”, disse una volta Carlo Majer.
Il design delle macchine Rhea ci ha sempre contraddistinti dalla concorrenza. Nel 1960, Angelo Mangiarotti, un noto architetto e designer industriale, ha progettato la prima macchina vending Rhea. Da quel momento ci fu una svolta che diede il via a decenni di collaborazione con designer di fama mondiale, che hanno colto lo spirito del tempo e lo hanno trasformato in tendenze attuali, come Michele De Lucchi, Angelo Micheli, Massimo Iosa Ghini, Ferruccio Laviani, Bruno Morassuti, Franz Bergonzi, Well Design e Luan Peter Hasnay. Abbiamo ricercato una visione di design impeccabile, con tecnologie all’avanguardia. Non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina, ma non c’è motivo per cui un gran libro non possa avere una bellissima copertina. Dopotutto, l’obiettivo di un buon design è comunicare visivamente la funzionalità della tecnologia interna e la qualità dei prodotti erogati.
Nel corso degli anni ’80, con la crescita della cultura del caffè, è cresciuta anche Rheavendors. All’epoca, era più facile trovare un espresso o un cappuccino italiano come si deve nella mensa di una fabbrica francese, piuttosto che in un café di Parigi. Rhea decise così di espandere i propri confini, così come il suo menu bevande. Siamo stati i primi a introdurre il concetto innovativo dei “coffee cocktails”, come il MoccaCino e il latte macchiato, offrendo tocchi di classe come spolverate di cacao in polvere sul cappuccino o veli di schiuma per trasformare un espresso in un macchiato. Rheavendors ha dimostrato come la distribuzione automatica possa, e debba essere, una questione di personalizzazione.
Come risposta alla crescente sofisticazione del pubblico consumatore di caffè, Rheavendors decise di inventare e costruire la prima macchina vending espresso con caffè in grani e un macinino incorporato. Con un’attenzione al design, all’innovazione e all’affidabilità, Rheavendors iniziò a vendere queste nuove macchine a un ritmo incredibile. Bruno Morassuti progettò poi un’elegante macchina espresso che entrò a far parte della collezione permanente al New York’s MoMA. Il concetto di distribuzione automatica stava prendendo piede in un mondo in cui i ritmi sempre più frenetici richiedevano pause caffè più frequenti ed efficienti. Quale soluzione migliore, quindi, di una macchina che occupasse uno spazio minimo, fosse bella da vedere e fornisse inoltre un’opportunità per i lavoratori di partecipare al rituale di chiacchierare davanti a una buona tazza di caffè?
È incredibile pensare come uno dei principali produttori al mondo di macchine da caffè abbia iniziato con una semplice macchina di gomme da masticare. L’azienda di Aldo e Giuliana Majer era sempre alla ricerca di idee nuove e originali per ampliare la propria competenza, e un giorno decisero di prototipare un bozzetto del loro amico Angelo Mangiarotti, uno dei primi e più importanti designer industriali d’Italia. Il risultato fu un capolavoro di semplicità meccanica e di forma, una potente icona degli anni Sessanta italiani: la macchina di gomme da masticare. Così nacque Rheavendors. Nel 1962 era già la prima produttrice italiana ad offrire una gamma integrata di distributori automatici per bevande fredde, bevande calde solubili e snack confezionati. Rheavendors ha insegnato al mercato del vending che la distribuzione automatica è molto più di una semplice transazione: è una questione di fiducia, valori e soprattutto, famiglia. I nostri clienti possono contare sulla continuità della visione e l’integrità morale tramandata dalla famiglia Majer, che da sempre ha fornito macchine intelligenti e su misura, rispettando al contempo le ricette e tradizioni italiane.